Discordanze Cronologiche e Testuali

 

Quanti anni ha regnato Shaul?

C’è un passo della Scrittura che preso letteralmente si rende impossibile da interpretare, circa il regno di Shaul: 1Samuel 13:1, che recita:


“Ben shanah Shaul b’molcho v’shtey shanim malach ‛al Yisrael”

Letteralmente si traduce in questo modo:

“Figlio di un anno [era] Saul e due anni regnò su Israele”

L’impossibilità di rendere questo brano credibile se tradotto letteralmente si è manifestata nelle traduzioni alla lingua italiana, che lo trasmettono come segue:
“Saul avea regnato un anno, quando queste cose avvennero; e poi, dopo aver regnato due anni sopra Israele” (Diodati)
“Saul aveva trent’anni quando cominciò a regnare; e regnò quarantadue anni sopra Israele” (Luzzi / Nuova Riveduta)
“Saul aveva trent’anni quando cominciò a regnare; e dopo aver regnato due anni sopra Israele” (Nuova Diodati)
“Saul aveva trent’anni quando cominciò a regnare e regnò vent’anni su Israele” (CEI)
Le versioni più moderne invariabilmente accordano che aveva trent’anni anziché uno, quando iniziò a regnare. Tuttavia, è possibile che i traduttori siano arrivati a tale conclusione in base ai calcoli che faremo in seguito.

È chiaro che vi è un’omissione nel testo, o due omissioni, relative ai numeri. Ovviamente, Shaul non aveva un anno d’età quando cominciò a regnare, per cui il numero che indica la sua età è incompleto nel testo che ci ha raggiunto. Altrettanto deve essere successo con il numero di anni del suo regno, perché tutti gli eventi che sono accaduti nel corso dello stesso non possono essere successi in soli due anni. Tuttavia, questo testo è motivo di conflitto tra giudei e cristiani, perché Saulo di Tarso attribuisce a Shaul quarant’anni di regno:

“In seguito chiesero un re; ed Elohim diede loro Saul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per un periodo di quarant’anni” – Atti 13:21.

Perché Saulo afferma questo? Probabilmente perché l’interpretazione rabbinica del suo tempo era quella, oppure egli ha stimato in linea di principio un numero approssimativo a quaranta, una figura che in molti casi è usata per indicare un intero mandato senza che corrisponda esattamente al numero effettivo di anni. Quindi, esaminiamo le probabilità in base al resoconto completo dei fatti della vita di Shaul:

1Samuel 9:1 C’era un uomo, discendente di Beniamino, che si chiamava Chis, figlio d’Abiel, figlio di Tzeror, figlio di Becorat, figlio d’Afiach, figlio di un Beniaminita. Era un uomo forte e valoroso; 2 aveva un figlio di nome Saul, giovane e bello; tra i figli d’Israele non ce n’era uno più bello di lui; era più alto di tutta la gente, dalle spalle in su. 15 Un giorno prima dell’arrivo di Saul, l’Eterno aveva avvertito Samuel, e gli aveva detto: 16 “Domani, a quest’ora, ti manderò un uomo del paese di Beniamino e tu l’ungerai come capo del mio popolo, Israele. Egli salverà il mio popolo dalle mani dei Filistei; infatti io ho rivolto il mio sguardo verso il mio popolo, perché il suo grido è giunto fino a me”. 17 Quando Samuel vide Saul, l’Eterno gli disse: “Ecco l’uomo di cui ti ho parlato; egli è colui che governerà il mio popolo”.

La descrizione che abbiamo di Shaul quando il Profeta Samuel lo unse come il prìncipe di Israele è quella di un giovane uomo, ancora sotto il tetto di suo padre. Allora forse siamo in grado di completare la prima parte del testo come segue: “Figlio di [vent']un anno [era] Shaul”, o quanto più, “Figlio di [trent']un anno [era] Shaul” – l’espressione “figlio di ... anni” in ebraico significa “aveva ... anni”, quindi, per tradurre in modo più opportuno e altrettanto correttamente, possiamo dire: “Aveva [vent']uno anni Shaul”, o se si sceglie la seconda opzione, “Aveva [trent']uno anni Shaul”.

La discrepanza più grande tra le due opinioni –la giudaica e la cristiana– sorge dalla seconda parte del testo, dal momento che non vi sono obiezioni al fatto che un re possa aver regnato per soli due anni – ma in due anni non possono accadere così tante cose, come vedremo, almeno trenta fatti rilevanti:

1. Shaul unto prìncipe – 1Samuel 9:16; 10:1
2. Shaul presentato al popolo – 1Samuel 10:23-25
3. Shaul sconfigge gli Ammoniti – 1Samuel 11:6-11
4. Shaul unto re – 1Samuel 11:12-15
5. Prima battaglia di Shaul e Yehonatan contro i Filistei – 1Samuel 13:2-14:46

Non è semplice stabilire in quanto tempo si sono verificati questi primi cinque eventi. A quanto pare in un breve o brevissimo termine, forse una settimana, sulla base di due passaggi che sembrano indicare questo periodo:

1Samuel 10:8 Poi scenderai prima di me a Ghilgal; ed io scenderò verso di te per offrire olocausti e sacrifici di riconoscenza. Tu aspetterai sette giorni finché io giunga da te e ti faccia sapere quello che devi fare.
13:8 Egli aspettò sette giorni, secondo il termine fissato da Samuel; ma Samuel non giungeva a Ghilgal e il popolo cominciò a disperdersi e ad abbandonarlo.


Considerando questi due termini di sette giorni come rispettivi ad uno stesso periodo sembra che sia trascorsa solo una settimana tra il momento in cui Shaul è unto prìncipe e la prima battaglia contro i Filistei, ma ci sono elementi che indicano che si tratta di due settimane diverse. In mezzo a questi due passi troviamo il seguente:

1Samuel 11:14 Samuel disse al popolo: “Venite, andiamo a Ghilgal; là riconfermiamo l’autorità regale”. 15 Tutto il popolo andò a Ghilgal e là, a Ghilgal, fecero Saul re davanti all’Eterno, e offrirono davanti all’Eterno sacrifici di riconoscenza. Saul e tutti gli uomini d’Israele fecero gran festa in quel luogo.

Dunque, la prima settimana stabilita da Samuel perché Shaul l’aspettasse a Ghilgal si completa tra il giorno in cui Shaul è unto prìncipe (10:1) ed il giorno in cui viene unto re (11:15), perché in quel momento Samuel tornò ad incontrarsi con Shaul a Ghilgal com’era stato detto dal Profeta. Quindi, l’espressione “secondo il termine fissato da Samuel” in 13:8, che avviene in mezzo alla battaglia contro i Filistei, deve essere una settimana diversa che accade in un certo anno successivo. Si noti che in 11:14 Samuel chiama il popolo a Ghilgal per “riconfermare l’autorità regale”, facendo capire che questa sarebbe una cerimonia che si ripeteva periodicamente, forse ogni anno.
Un altro particolare importante è che quando Shaul è unto è inteso che si tratta di un uomo giovane, tanto che alcuni lo disprezzarono (10:27), e nella sua prima battaglia contro i Filistei c’è già suo figlio Yehonatan che è un combattente esperto. Non possiamo attribuire a Shaul un’età inferiore ai 40 anni in questo episodio, visto che Yehonatan condusse un esercito e doveva avere una ventina d’anni almeno.
Proseguiamo con la sequenza di eventi durante il regno di Shaul:

6. Shaul combatte contro gli Amaleciti – 1Samuel 15:1-9
7. Shaul è respinto come re per la sua disobbedienza – 1Samuel 15:10-31
8. Shaul chiama David alla sua corte – 1Samuel 16:19-22
9. Seconda battaglia di Shaul contro i Filistei / David e Goliath – 1Samuel 17:1-52

A partire da questo momento, la cronologia degli eventi di Shaul deve essere sincronizzata con quella dei fatti di David.
Tenendo conto che David aveva trent’anni quando cominciò a regnare (2Samuel 5:4) e che era un giovane di meno di vent’anni quando uccise Goliath –perché non era abbastanza adulto da essere considerato adatto per la guerra– la seguente sequenza di eventi ha avuto luogo per oltre dieci anni.

10. Shaul nomina David capo dell’esercito – 1Samuel 18:5
11. Shaul è geloso di David – 1Samuel 18:7-9
12. Shaul nomina David capitano di mille uomini – 1Samuel 18:12-16
13. Shaul promette Merav a David – 1Samuel 18:17-19
14. Shaul dà Michal a David – 1Samuel 18:20-22
15. Terza battaglia contro i Filistei – 1Samuel 19:8
16. David fugge da Shaul a Nayoth – 1Samuel 19:22-23
17. David si rifugia in Gath – 1Samuel 21:10
18. David si rifugia in Adullàm – 1Samuel 22:1
19. David si rifugia in Mitzpeh di Moab e poi in Chereth – 1Samuel 22:3-5
20. Shaul uccide i kohanim di Nob – 1Samuel 22:11-21
21. David combatte a Keilah; Shaul lo insegue – 1Samuel 23:1-13
22. David si rifugia in Zif – 1Samuel 23:14-23
23. David si rifugia in Ma’on – 1Samuel 23:24-26
24. Shaul ritorna per combattere i Filistei – 1Samuel 23:27-29
25. David si rifugia in Eyn-Ghedi / taglia il mantello di Shaul – 1Samuel 24:1-13
26. Morte di Samuel – 1Samuel 25:1
27. David e Avigail – 1Samuel 25:2-44
28. Saul perseguita David in Chakilah / David gli risparmia la vita per la seconda volta – 1Samuel 26:1-25
29. David si rifugia a Gath ed abita a Tziklag per almeno quattro mesi – 1Samuel 27:1-7
30. David combatte diverse battaglie al servizio dei Filistei – 1Samuel 27:8-12
31. Quarta e ultima battaglia di Shaul contro i Filistei / consulta l’indovina di Endor – 1Samuel 28:1-31:7

In quest’ultima battaglia muoiono Shaul e tre dei suoi figli.
Riassumendo, si registrano almeno sei battaglie di Shaul contro diversi nemici (Filistei, Ammoniti ed Amalekiti). È da notare che le battaglie si combattevano solo per una parte dell’anno, come si legge in 2Samuel 11:1 “L’anno seguente, nella stagione in cui i re cominciano le guerre” e considerando gli spostamenti ed il tempo necessario per riorganizzarsi tra una battaglia e l’altra, è impossibile che tutti questi eventi siano accaduti in due anni. Oltre alle guerre, Shaul impiegava anche molto tempo a perseguitare David, che si rifugiò in almeno nove luoghi diversi tra Yehuda, Moab e le città dei Filistei. Tutti questi movimenti richiedono tempo. David è stato almeno quattro mesi tra i Filistei (27:7), anche se Achish dichara che era stato con lui “da anni” (29:3). Inoltre aveva già trascorso del tempo in Ma’on, dove prese per moglie Avigail, oltre Achinoàm.
Infine, dopo la morte di Saul fu messo come re suo figlio Ishboshet, che aveva quarant’anni quando cominciò a regnare (2Samuel 2:10), il che rende totalmente impossibile attribuire a Shaul un regno di soli due anni, dal momento che era un giovane uomo quando fu unto re e suo figlio e aveva già quarant’anni, ed era anche uno di diversi figli, forse il più giovane, visto che non è nominato tra coloro che andavano a combattere.

In conclusione, anche nella seconda parte di 1Samuel 13:1 dovrebbe mancare un termine numerico, e potrebbe essere letto “e [trenta]due anni regnò su Israele” o “e [quaranta]due anni regnò su Israele”, essendo quest’ultima opzione preferibile in base all’età di Ishboshet.
Avremmo dunque una lettura probabile di questo brano come segue:

“Aveva [vent']uno anni Shaul e [quaranta]due anni regnò su Israele”.

In tal caso, gli eventi di 1Samuel 13:2-14:46 possono essere accaduti intorno al ventesimo anno del suo regno, considerando che Yehonatan era già un combattente e sarebbe nato poco prima o poco dopo che Shaul fosse diventato re.
Questo calcolo che risulta in un totale di 63 anni non è del tutto convincente se si considera che Shaul ha avuto almeno quattro figli e due figlie, di cui tre erano guerrieri e uno di loro fu il suo successore nel regno avendo quarant’anni e non era il primogenito, per cui sessantatre anni sarebbero pochi, se il suo regno fosse stato di 42 anni ed aveva iniziato a regnare all’età di 21, a meno che quando lo assunse non fosse davvero così giovane ed avesse già avuto figli, anche se abitava ancora nella casa di suo padre. Pertanto, per mantenere l’età di 63 anni la lettura di 1Samuel 13:1 potrebbe essere come segue:

“Aveva [trent']uno anni Shaul e [trenta]due anni regnò su Israele”.

Tuttavia, prendendo questa opzione si dovrebbe considerare che Ishboshet non era il figlio più giovane e potrebbe essere stato il secondo (perché l’erede al trono era Yehonatan e quindi il primogenito) in quanto sarebbe poco probabile che Shaul a 23 anni avesse già i quattro figli maschi.
L’implicazione finale è che il testo ha due lacune relative al numero di anni, sia sulla sua età che sul suo regno.

Tuttavia, esiste anche la possibilità che il testo “e due anni regnò su Israele” sia corretta e non ci sia omissione, se consideriamo che lo scrittore può fare riferimento al regno di Shaul dopo la morte di Samuel, perché in realtà, mentre Samuel è vissuto ha continuato ad esercitare il suo ruolo di giudice, egli convocava il popolo e legiferava, e lo stesso Shaul era sottoposto al Profeta, per cui più che re era un comandante militare. Solo dopo la morte di Samuel fu Shaul la sola autorità ed esercitò come re in modo pieno.



Yehoram di Israele e Yehoram di Yehuda

2Re 1:17 Acazia morì, secondo la parola dell’Eterno, pronunziata da Elia; e Jeoram [Yehoram ben-Achav], cominciò a regnare al suo posto l’anno secondo di Jeoram [Yehoram ben-Yehoshafat], figlio di Giosafat, re di Giuda, perché Acazia non aveva figli.
2Re 8:16 Nell’anno quinto di Joram [Yehoram ben-Achav] figlio di Acab, re d’Israele, Joram [Yehoram ben-Yehoshafat] figlio di Giosafat re di Giuda, cominciò a regnare su Giuda.

Qui abbiamo un problema: in 1:17 ci dice che Yehoram ben-Achav cominciò a regnare su Israele nel secondo anno del regno di Yehoram ben-Yehoshafat su Yehuda, ed in 8:16 ci dice che Yehoram ben-Yehoshafat cominciò a regnare su Yehuda nel quinto anno del regno di Yehoram ben-Achav su Israele.

Dalla separazione del Regno ci furono diciannove re di Israele e diciannove re di Yehuda – senza tener conto d’Athalia, che apparteneva alla casa regnante in Israele ed usurpò il trono di Yehuda per sei anni. I re di Yehuda appartenevano alla Casa di David, mentre solo due dei re di Israele sono stati unti dall’autorità profetica: Yarov’am ben-Nevat e Yehu – tutti gli altri presero il regno con violenza, oppure l’hanno ereditato. Solo la Casa di Yehu rimase per più tempo ed ebbe cinque re. La dinastia precedente, di Omri, ebbr quattro re ed è durata per un totale di circa 46 anni, più un regno su Yehuda dell’usurpatrice Athalia. Degli altri dieci re d’Israele solo tre furono succeduti dai loro figli.
Nei Libri dei Re è indicato come riferimento per l’anno d’assunzione di un re di Yehuda l’anno di regno del re d’Israele, e viceversa. Tuttavia, la sincronizzazione dei regni di entrambe le parti presenta alcune difficoltà, perché c’erano diversi criteri nella modalità di conteggio, e due calendari diversi.

I due criteri per il conteggio degli anni di regno erano:
• Sistema di “esclusione dell’anno d’assunzione”, per il quale il primo anno di un re incominciaba dall’Anno Nuovo successivo a quello della sua ascesa al trono, mentre il periodo parziale dell’anno in cui è asceso era calcolato come parte del regno precedente.
• Sistema di “inclusione dell’anno d’assunzione”, per il quale il primo anno di un re era lo stesso in cui aveva assunto il suo mandato, e dall’Anno Nuovo successivo iniziava il suo secondo anno, anche se non era trascorso un anno intero dalla sua ascesa.

Per quanto riguarda i due calendari, essi erano simili in termini di lunghezza dell’anno e dei mesi, erano esattamente uguali e coincidevano in quanto alle date; la differenza consisteva nell’inizio dell’anno, che nel Regno di Yehuda era il 1° Tishri, in autunno, e nel Regno di Israele era il 1° Nisan, in primavera. Quindi, per sei mesi i due regni erano nello stesso giorno di calendario, ma con un anno di differenza.

Per il calcolo degli anni di regno, in Israele si utilizzava il sistema d’inclusione dell’anno d’assunzione fino a Yehoash ben-Yehoachaz, e poi fu adottato il sistema d’esclusione.
In Yehuda si utilizzava il sistema d’esclusione dell’anno d’assunzione fino alla fine del regno di Yehoshafat, poi fu adottato il sistema d’inclusione, e si ritornò a quello d’esclusione con Amatziah.
Un esempio dell’uso di questi criteri è il seguente:
2Re 8:25 L’anno dodicesimo di Joram, figlio di Acab, re d’Israele, Acazia, figlio di Jeoram re di Giuda, cominciò a regnare.
2Re 9:29 Acazia aveva cominciato a regnare su Giuda l’undicesimo anno di Joram, figlio di Acab.
Nel primo caso si considera il sistema d’inclusione utilizzato nel Regno di Israele; nel secondo, quello d’esclusione utilizzato nel Regno di Yehuda.

Ad esempio, durante il primo periodo, un re di Yehuda che avesse assunto tra Cheshvan ed Elul, cominciava a contare dal 1° Tishri successivo il suo primo anno di regno, sia che avesse cominciato a regnare uno o undici mesi prima dell’Anno Nuovo. Dall’altra parte, un re di Israele che avesse assunto ad Adar, mancando un mese o giorni per il 1° Nisan, contava quel periodo come il suo primo anno, e con l’Anno Nuovo iniziava il suo secondo anno (vedi esempi di seguito). In questo modo, potrebbe darsi il caso che in Yehuda un re che avesse assunto il regno prima di un altro re in Israele iniziasse il suo “primo anno” di regno nel “secondo anno” del re d’Israele, anche se in realtà aveva cominciato a regnare prima del re d’Israele.

La seguente tabella mostra l’inizio dell’anno secondo i calendari di Israele e di Yehuda:

 

 

Israel: Anno Nuovo a Nisan

 

Yehuda: Anno Nuovo a Tishri


Nisan

Iyar

Sivan

Tamuz

Av

Elul

Tishri

Heshvan

Kislev

Tevet

Shevat

Adar

Nisan

Iyar

Sivan

Tamuz

Av

Elul

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Nell’esempio che segue vediamo come un re di Yehuda che ipoteticamente assunse nel mese di Nisan, inizia il suo “primo anno di regno” dopo di un re d’Israele che abbia assunto ad Elul, cinque mesi dopo il precedente.

Nisan

Iyar

Sivan

Tamuz

Av

Elul

Tishri

Heshvan

Kislev

Tevet

Shevat

Adar

Nisan

Iyar

Sivan

Tamuz

Av

Elul

 

 

 

 

 

Assunzione Re di Israele : Primo anno di regno

Secondo anno di regno

Assunzione Re di Yehuda

Primo anno di regno


Nell’esempio che segue vediamo come un re di Yehuda che ipoteticamente assunse nel mese di Cheshvan, inizia il suo “primo anno di regno” a metà del “secondo anno” di un re d’Israele che abbia assunto ad Adar, quattro mesi dopo il precedente.

Tishri

Heshvan

Kislev

Tevet

Shevat

Adar

Nisan

Iyar

Sivan

Tamuz

Av

Elul

Tishri

Heshvan

Kislev

Tevet

Shevat

Adar

 

 

 

 

 

§

Secondo anno di regno

 

Assunzione Re di Yehuda

Primo anno di regno

 

    § Assunzione Re di Israele : Primo anno di regno

 

A questa complicanza si aggiunge il fatto che ci sono stati anche diverse co-reggenze, vale a dire un re in esercizio nominava re subalterno suo figlio, e in questi casi il numero di anni di regno attribuiti al secondo possono variare se si includono o no quelli di co-reggenza.
Oltre a questo, ci sono omonimi tra re contemporanei, e re che hanno due nomi.
Per quanto riguarda i nomi, preferiamo usare la trascrizione dell’originale ebraico, per cui stabiliamo le equivalenze nella tabella seguente (relativo solo ai re omonimi di Israele e di Yehuda):

Diodati / Luzzi / ND

Traslitterazione del nome ebraico

Gioas / Joas

Yehoash

Gioachaz / Joachaz / Jehoahaz

Yehoachaz

Gioram / Joram / Jehoram

Yehoram

Achazia / Achaziah

Achaziah

Dunque, si deve distinguere tra i seguenti omonimi (Re di Yehuda / Re di Israele):

Yehoram, re di Yehuda – Yehoram ben-Yehoshafat
Yehoram, re di Israele – Yehoram ben-Achav
Achaziah, re di Yehuda – Achaziah ben-Yehoram – chiamato anche Yehoachaz ben-Yehoram
Achaziah, re di Israele – Achaziah ben-Achav

Non considerati in questo studio perché appartengono ad un periodo successivo, ci sono altri re omonimi:

Yehoash, re di Yehuda – Yehoash ben-Achaziah
Yehoash, re di Israele – Yehoash ben-Yehoachaz
Yehoachaz, re di Yehuda – Yehoachaz ben-Yoshiyahu
Yehoachaz, re di Israele – Yehoachaz ben-Yehu

Tra le varie difficoltà per capire correttamente la cronologia, probabilmente la più complicata è quella che abbiamo presentato all’inizio, e citiamo di nuovo i passaggi che ci interessa chiarire:

2Re 1:17 Acazia [Achaziah ben-Achav] morì, secondo la parola dell’Eterno, pronunziata da Elia; e Jeoram [Yehoram ben-Achav], cominciò a regnare al suo posto l’anno secondo di Jeoram [Yehoram ben-Yehoshafat], figlio di Giosafat, re di Giuda, perché Acazia non aveva figli.
2Re 8:16 Nell’anno quinto di Joram [Yehoram ben-Achav] figlio di Acab, re d’Israele, Joram [Yehoram ben-Yehoshafat] figlio di Giosafat re di Giuda, cominciò a regnare su Giuda.

Ora è necessario fornire ulteriori informazioni per capire meglio la cronologia di questi regni, e prenderemo come riferimento i due Achaziah, il fratello di Yehoram di Israele, che lo precedette, ed il figlio di Yehoram di Yehuda, che gli successe:

1Re 22:51 Acazia [Achaziah ben-Achav], figlio di Acab, cominciò a regnare sopra Israele a Samaria il diciassettesimo anno di Giosafat, re di Giuda, e regnò due anni sopra Israele.
2Re 8:24 Joram [Yehoram ben-Yehoshafat] si addormentò con i suoi padri, e con i suoi padri fu sepolto nella città di Davide. Acazia [Achaziah ben-Yehoram], suo figlio, regnò al suo posto. 25 L’anno dodicesimo di Joram [Yehoram ben-Achav], figlio di Acab, re d’Israele, Acazia [Achaziah ben-Yehoram], figlio di Jeoram [Yehoram ben-Yehoshafat] re di Giuda, cominciò a regnare.

Sulla base di questi dati possiamo stabilire un punto di riferimento chiaro: la morte di Yehoram ben-Achav d’Israele e d’Achaziah ben-Yehoram di Yehuda ebbe luogo lo stesso giorno per mano di Yehu (2Re 9:23-28). Achaziah ben-Yehoram regnò solo un anno (2Re 8:26) ed era nipote di Yehoram ben-Achav, che regnò dodici anni (2Re 3:1). Prima di Achaziah ben-Yehoram aveva regnato Yehoram ben-Yehoshafat su Yehuda otto anni come re unico (2Re 8:17), e prima di Yehoram ben-Achav aveva regnato Achaziah ben-Achav su Israele due anni (1Re 22:51), iniziando nel diciassettesimo anno di Yehoshafat di Yehuda. Nello stesso anno Yehoshafat aveva messo suo figlio Yehoram come co-reggente sul trono di Yehuda, perché si era trasferito a Samaria (1Re 22:2).
In questo modo, si spiega che quando Yehoram ben-Achav cominciò a regnare, due anni dopo la morte di Achav, era il secondo anno di Yehoram ben-Yehoshafat come co-reggente, e più tardi, quando Yehoshafat abdicò in favore di suo figlio Yehoram e questo assunse come unico re di Yehuda, era il quinto anno di Yehoram ben-Achav in Israele.

La tabella che segue mostra graficamente i regni dei re menzionati, a partire dall’anno 17 di Yehoshafat. Come spiegato, questi sono espressi in anni di calendario e non secondo la data di assunzione, quindi l’anno iniziale e finale di ogni re è ombreggiato in parte, dato che si conteggiano come interi anche se in realtà sono parziali. Ad esempio, Achaziah ben-Achav cominciò a regnare nell’anno 17 di Yehoshafat (1Re 22:51) e regnò “due anni”, poi il suo successore Yehoram ben-Achav cominciò a regnare nell’anno 18 di Yehoshafat (2Re 3:1), il che indica che “due anni” del regno di Achaziah si riferiscono a quelli corrispondenti al 17 e il 18 di Yehoshafat e non sono due anni interi, ma parte di due anni civili.

In 1Re 22:42 si legge che Yehoshafat regnò 25 anni, ma questo periodo include gli ultimi tre anni di Asa, in cuie Yehoshafat regnò come co-reggente a causa della malattia del padre, mentre in 1Re 22:51 e 2Re 3:1 si conteggia da quando ha iniziato a regnare da solo, e per questo motivo nella tabella termina nell’anno 21 e non nel 25. (Vedi: Cronologia Completa dei Re di Israele e di Yehuda).



Achaziah di Yehuda

Il capitolo precedente ci introduce ad un altro conflitto narrativo riguardante la morte di Achaziah per mano di Yehu, re d’Israele. Questo fatto è registrato nei Libri dei Re e delle Cronache in due modi diversi ed apparentemente contraddittori:

2Re 8:29 E il re Joram tornò a Izreel per farsi curare le ferite causategli dai Siri a Rama, quando combatteva contro Azael, re di Siria. Acazia, figlio di Joram re di Giuda, scese a Izreel a vedere Joram, figlio di Acab, perché questi era ammalato.
9:15 Ma il re Joram era tornato a Izreel per farsi curare le ferite causategli dai Siri, combattendo contro Azael, re di Siria. E Jehu disse: “Se siete d’accordo, badate che nessuno esca e fugga dalla città per andare a portare la notizia a Izreel”. 16 Poi Jehu montò sopra un carro e partì per Izreel, perché Joram si trovava là, a letto; e Acazia, re di Giuda, vi era andato per visitare Joram. 24 Ma Jehu impugnò l’arco e colpì Joram fra le spalle, in modo che la freccia gli uscì trapassando il cuore, ed egli stramazzò nel suo carro. 27 Acazia, re di Giuda, veduto questo, fuggì per la strada di Bet-Gan; ma Jehu gli andò dietro, e disse: “Tirate anche a lui sul carro!” E lo colpirono alla salita di Gur, che è vicino a Ibleam. E Acazia fuggì a Meghiddo e là morì. 28 I suoi servitori lo trasportarono sopra un carro a Gerusalemme, e lo seppellirono nella sua tomba, con i suoi padri, nella città di Davide.
10:12 Poi si alzò e partì per andare a Samaria. Strada facendo, giunto alla casa di ritrovo dei pastori, 13 Jehu s’imbattè nei fratelli di Acazia, re di Giuda, e disse: “Chi siete voi?” Quelli risposero: “Siamo i fratelli di Acazia, e scendiamo a salutare i figli del re e i figli della regina”. 14 Jehu disse ai suoi: “Prendeteli vivi!” E quelli li presero vivi, e li sgozzarono presso la cisterna della casa di ritrovo. Erano quarantadue, e non ne scampò neppure uno.

2Cronache 22:6 E questi tornò a Izreel per farsi curare delle ferite che aveva ricevute dai Siri a Rama, quando combatteva contro Azael, re di Siria. E Acazia, figlio di Jeoram re di Giuda, scese a Izreel a veder Jeoram, figlio di Acab, perché questi era ammalato. 7 Fu volontà di Elohim che Acazia, per sua rovina, si recò da Jeoram; perché, quando fu giunto, uscì con Jeoram incontro a Jehu, figlio di Nimsi, che l’Eterno aveva unto per sterminare la casa di Acab. 8 Mentre Jehu faceva giustizia contro la casa di Acab, trovò i capi di Giuda e i figli dei fratelli di Acazia che erano al servizio di Acazia, e li uccise. 9 Poi fece cercare Acazia, che si era nascosto a Samaria; Acazia fu preso, portato da Jehu, messo a morte, e poi seppellito; perché si diceva: “È il figlio di Giosafat, che cercava l’Eterno con tutto il suo cuore”. E nella casa di Acazia non rimase più nessuno che fosse capace di regnare. 10 Quando Atalia, madre di Acazia, vide che suo figlio era morto, si mise a distruggere tutta la stirpe reale della casa di Giuda.

In questo capitolo non specifichiamo perché si tratta solo di Achaziah ben-Yehoram.
Nel primo racconto si legge che Achaziah è stato ferito nel suo carro nei pressi di Ibleam (sulla strada che va da Izreel a Samaria) e morì a Meghiddo. Poi i suoi servi lo portarono a Gerusalemme, e lo seppellirono lì.
Nel secondo racconto si legge che Achaziah s’era nascosto in Samaria, lo presero e lo portarono a Yehu, e lo uccisero. Poi fu sepolto con dignità per ordine di Yehu.
È già difficile conciliare questi due racconti, ma ci sono altri elementi che complicano l’interpretazione di tutto ciò che riguarda questo personaggio:

2Re 8:17 [Joram] aveva trentadue anni quando cominciò a regnare, e regnò otto anni a Gerusalemme.
2Cronache 21:5 Joram aveva trentadue anni quando cominciò a regnare, e regnò otto anni a Gerusalemme. (cfr. 21:20)

2Re 8:26 [Acazia] aveva ventidue anni quando cominciò a regnare, e regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia, nipote di Omri, re d’Israele.
2Cronache 22:1 Gli abitanti di Gerusalemme, al posto di Jeoram, proclamarono re Acazia, il più giovane dei suoi figli; poiché la truppa che era entrata con gli Arabi nell’accampamento, aveva ucciso tutti i più grandi d’età. Così regnò Acazia, figlio di Jeoram, re di Giuda. 2 Acazia aveva quarantadue anni quando cominciò a regnare, e regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia, figlia di Omri.

Entrambi gli scrittori confermano che Yehoram aveva 32 anni quando cominciò a regnare, e regnò otto anni, quindi ha vissuto 40 anni.
Poi l’autore del Libro dei Re dice che suo figlio Achaziah aveva 22 anni, mentre quello delle Cronache dice che aveva 42 anni – il che significa che non solo sarebbe più grande di suo padre, ma sarebbe anche l’ultimo dei suoi figli!

A causa di queste incongruenze, si sono formulate una serie di ipotesi, ma nessuna è convincente. Neanche abbiamo la presunzione di presentare alcuna che sia indiscutibile e definitiva, ma cercheremo di dare una spiegazione che sia almeno accettabile.
Consideriamo brevemente alcune interpretazioni che si sono proposte cercando di conciliare tutti i racconti.

Per quanto riguarda l’età:

• I 42 anni si riferiscono al regno della dinastia di Omri fino quel momento, ma egli aveva 22 anni.
– Ragionamento debole, richiede un’interpretazione forzata del testo. La dinastia di Omri regnò in Samaria, non a Gerusalemme. D’altronde, in quanto concerne all’eredità dinastica, non si tiene conto della linea materna ma solo di quella paterna.

• Quando divenne re di Yehuda aveva 42 anni e sarebbe un figlio illegittimo di Yehoshafat (perché Yehu lo chiama “figlio di Yehoshafat”) che egli avrebbe avuto da Athalia quando suggellò la sua alleanza con Achav (2Cronache 18:1). Quando Athalia sposò Yehoram, che sarebbe il fratello del presunto Achaziah per linea paterna, questo divennne suo figlio adottivo, e così sarebbe stato più grande del suo padre adottivo (essendo in realtà il suo fratellastro). A 22 anni avrebbe iniziato una co-reggenza con Yehoshafat, cioè quando cominciò a regnare da solo aveva 42 anni, ma 20 anni prima avrebbe “cominciato a regnare”. Alla morte di Yehoshafat questo ipotetico Achaziah sarebbe riuscito a scampare al massacro dei suoi fratelli (2Cronache 21:4) ed alla morte di Yehoram sarebbe tornato a Gerusalemme per prendere il regno.
– Ipotesi molto contorta e piuttosto inverosimile: Quanti re avrebbero condiviso il trono contemporaneamente? Yehoram è stato co-reggente con Yehoshafat per cinque anni; se questo presunto Achaziah fu co-reggente da quando aveva 22 anni, sarebbe stato sul trono per sette anni prima di Yehoram, e ci sarebbero stati tre re di Yehuda durante i cinque anni di co-reggenza con Yehoshafat e Yehoram.

• Si tratterebbe di due persone diverse: uno sarebbe il figlio di Yehoshafat ed Athalia ed aveva 42 anni quando assunse al trono; sarebbe riuscito a sfuggire alla strage dei suoi fratelli perpetrata da suo fratellastro Yehoram (2Cronache 21:4), si sarebbe rifugiato in Samaria ed alla morte di Yehoram sarebbe tornato a Gerusalemme per prendere il trono, insieme a suo nipote/fratellastro chiamato anche Achaziah, che aveva 22 anni quando cominciò a regnare. Cioè, sarebbero due figli d’Athalia con lo stesso nome, l’uno figlio illegittimo di Yehoshafat e l’altro, figlio di Yehoram.
– Questo argomento sembrerebbe essere in grado di risolvere la maggior parte del conflitto testuale, anche per quanto riguarda il modo in cui Achaziah è stato ucciso, ma è altrettanto contorto e non fornisce prove convincenti. Non c’è nessun indizio di un regno condiviso, e se così fosse, perché entrembi i re si recherebbero in visita da Yehoram d’Israele allo stesso tempo, lasciando vacante il trono di Yehuda?

Per quanto riguarda le sequenze della sua morte:

• Sarebbe riuscito a fuggire da Izreel e rifugiarsi in Samaria; poi i soldati di Yehu l’avrebbero trovato; Yehu avrebbe comandato loro di portarlo davanti a lui (di ritorno a Izreel) scortandolo sul proprio carro; poi vicino ad Ibleam avrebbe cercato di fuggire, essendo ferito, ma sarebbe comunque stato in grado di raggiungere Meghiddo, dove morì. Poi Yehu avrebbe dato l’ordine di seppellirlo con dignità a Gerusalemme perché era il figlio di Yehoshafat.
– Argomento che, ovviamente, cerca di conciliare i due racconti, creando una sequenza improbabile.

• Si tratterebbe di due persone diverse, come accennato sopra. L’ Achaziah figlio di Yehoram sarebbe quello che fu ferito nel suo carro e morì a Meghiddo, l’altro sarebbe il figlio di Yehoshafat che fu trovato nascosto in Samaria, portato da Yehu, giustiziato e sepolto.
– Come detto sopra, è un argomento troppo elaborato con lo scopo di cercare d’armonizzare i due racconti.

Noi scartiamo le congetture precedentemente presentate in quanto mancanti di coerenza e di plausibilità. Consideriamo allora i punti di convergenza e di divergenza tra le due versioni.

Punti di convergenza:

• Achaziah è figlio d’Athalia (2Re 8:26; 2Cronache 22:2).
• Regnò in seguito a suo padre Yehoram ben-Yehoshafat (2Re 8:24; 2Cronache 22:1).
• Regnò un anno in Gerusalemme (2Re 8:26; 2Cronache 22:2).
• Andò a Izreel per visitare Yehoram ben-Achav, quando questo era tornato dalla battaglia a Ramoth (2Re 8:29; 9:15-16; 2Cronache 22:6-7).

Punti di divergenza:

1.
• Incominciò a regnare all’età di 22 anni (2Re 8:26).
• Incominciò a regnare all’età di 42 anni (2Cronache 22:2).
2.
• Fu ferito vicino ad Ibleam, fuggì a Meghiddo, e vi morì (2Re 9:27).
• Fu trovato in Samaria, portato da Yehu e giustiziato (2Cronache 22:9).

Sulla base delle coincidenze citate, possiamo affermare che non si tratta di due persone diverse, ma di uno stesso Achaziah in entrambi i racconti.
Cerchiamo dunque di capire la dinamica degli eventi intorno alla sua morte. In primo luogo consideriamo i fattori geografici, dove si trovano Izreel, Ibleam, Meghiddo e Samaria. Sappiamo pure che gli scrittori di Re e Cronache non raccontano le sequenze in maniera strettamente cronologica, né in dettaglio, ma in modo sommario. Inoltre, c’erano situazioni e punti di vista diversi tra gli scrittori: l’autore del Libro dei Re prende in considerazione sia Yehuda che Israele, era stato testimone della fine del Regno di Yehuda ed era ancora nella memoria del suo popolo la sorte dei loro fratelli del Regno di Israele, che erano stati portati in esilio. Il Cronista invece s’interessa solo di Yehuda, in quanto la storia conosciuta degli Israeliti continua solo con il popolo che dal ritorno da Babilonia è venuto ad essere conosciuto come “Giudei”, e scrisse in un’epoca ormai lontana dagli eventi descritti.

Aspetto geografico: Izreel e Meghiddo sono nella valle del Kishon; Ibleam è più a sud, all’incrocio delle strade che portano a Samaria da Izreel e da Meghiddo rispettivamente, e Samaria si trova a sud-sud ovest di Izreel e a sud di Meghiddo. In 2Cronache 22:9 la frase “si era nascosto a Samaria” è un’espressione che può scriversi tra parentesi (e così la rendono alcune traduzioni) e può significare intenzione e non necessariamente fatto compiuto. In questo modo, è possibile dare un’interpretazione plausibile degli eventi combinando i due racconti, come segue:

Ma Jehu impugnò l’arco e colpì Joram fra le spalle, in modo che la freccia gli uscì trapassando il cuore, ed egli stramazzò nel suo carro. Acazia, re di Giuda, veduto questo, fuggì per la strada di Bet-Gan [per nascondersi a Samaria]; ma Jehu gli andò dietro, e disse: “Tirate anche a lui sul carro!” E lo colpirono alla salita di Gur, che è vicino a Ibleam. E Acazia fuggì a Meghiddo e là morì. Acazia fu preso, portato da Jehu, [perché fu] messo a morte, e fu seppellito perché si diceva: “È il figlio di Giosafat, che cercava l’Eterno con tutto il suo cuore”. I suoi servitori lo trasportarono sopra un carro a Gerusalemme, e lo seppellirono nella sua tomba, con i suoi padri, nella città di Davide.

Dopo questo, Yehu andò a Samaria per annientare il resto della casa di Achav, tra cui nipoti d’Achaziah:

Poi si alzò e partì per andare a Samaria. Strada facendo, giunto alla casa di ritrovo dei pastori, mentre Jehu faceva giustizia contro la casa di Acab, trovò i capi di Giuda e i figli dei fratelli di Acazia che erano al servizio di Acazia, re di Giuda, e disse: “Chi siete voi?” Quelli risposero: “Siamo i fratelli di Acazia, e scendiamo a salutare i figli del re e i figli della regina”. Jehu disse ai suoi: “Prendeteli vivi!” E quelli li presero vivi, e li sgozzarono presso la cisterna della casa di ritrovo. Erano quarantadue, e non ne scampò neppure uno.

In questo modo entrambi i racconti riescono ad accordarsi su una sequenza logica: L’incontro tra Yehu, Yehoram ed Achaziah si produce in Izreel, dove Yehu uccide Yehoram. Achaziah, in fuga verso Samaria, viene raggiunto dai soldati di Yehu in Ibleam e ferito, quindi cambia rotta verso nord-nord-ovest (probabilmente cercando di arrivare a Tiro, dove regnava la dinastia a cui apparteneva sua nonna Jezebel), ma soldati di Yehu lo raggiungono a Meghiddo e lo uccidono. Poi lo portano (morto) da Yehu, che è ancora in Izreel, ed ordina ai servi d’Achaziah di dargli una degna sepoltura a Gerusalemme perché era “figlio” (vale a dire nipote) di Yehoshafat.
Yehu in questo momento si trova ancora in Izreèl, perché lì deve finire il suo lavoro eliminando Jezebel. Solo dopo questo, se ne va in Samaria (dove Achaziah aveva voluto nascondersi, senza riuscirci) per completare il suo lavoro di pulizia e spazzare via l’intera famiglia d’Achav.

Il problema dell’età è molto più complesso. È già difficile per un uomo di quarant’anni come Yehoram avere un figlio di ventidue anni che fosse più “giovane” dei suoi fratelli (2Cronache 22:1), il che significa che Achaziah nacque quando suo padre aveva solo diciotto anni... A che età Yehoram avrebbe iniziato ad avere figli?
Il Cronista sembra prendere riferimento dal Libro dei Re, dal momento che trasmette quasi letteralmente entrambi i passaggi relativi all’inizio dei regni di Yehoram e d’Achaziah (2Re 8:17 / 2Cronache 21:5,20 e 2Re 8:26 / 2Cronache 22:2) e l’unica differenza è l’età attribuita ad Achaziah: 22 o 42 anni. Poiché questi numeri in tutti i testi che noi oggi conosciamo sono scritti in parole e non nel valore numerico espresso in lettere, non è possibile attribuire la differenza ad un errore di trascrizione. Tuttavia, sappiamo che gli autori dei libri dei Re e delle Cronache hanno utilizzato sistemi di scrittura diversi: prima dell’esilio si usava l’ebraico cananeo, e dopo l’esilio si iniziò a scrivere in ebraico babilonese, che è quello attualmente in uso. Entrambi i sistemi coincidono sui fonemi –ad ogni lettera corrisponde solo un’altra lettera equivalente– e la trascrizione tra l’uno e l’altro è esatta; così le Scritture sono state copiate lettera per lettera dall’ebraico cananeo all’ebraico babilonese. Quest’ultimo è quello adoperato dallo scrittore di Cronache, perché l’abjad che oggi conosciamo era già in uso nel suo tempo. Tuttavia, è possibile che nel testo originale del Libro dei Re i numeri siano stati espressi solo in lettere secondo il valore numerico e non in parole, e in questo caso si può supporre che il Cronista abbia male interpretato un numero nel rendere la trascrizione. D’altronde, nella Peshitta non si trova questa discrepanza, ed anche in 2Cronache 22:2 dice 22 anni quando Achaziah cominciò a regnare. Ciò confermerebbe la tesi che l’età di 42 anni nel testo ebraico si tratta di un errore del copista.
Come anticipato, non è inteso a stabilire questa interpretazione come infallibile, ma la presentiamo come possibile.



Conflitto Profetico?

Yehu è stato il migliore dei Re d’Israele, e l’unico che fu unto profeticamente oltre a Yarovʹam ben-Nebat. Tuttavia, nei commentari cristiani lo troviamo sempre qualificato come “non buono” (come tutti i Re di Israele), probabilmente per quanto è scritto in 2Re 10:29 “tuttavia egli non si allontanò dai peccati con i quali Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto peccare Israele; cioè non abbandonò i vitelli d’oro che erano a Betel e a Dan”. Allora dovrebbero anche classificare quasi tutti i loro pastori come “non buoni” perché non si allontanarono dai peccati dei padri della chiesa, e seguono le feste pagane, il culto domenicale ed altre cose che essi hanno istituito contro la Legge di Elohim, ed hanno insegnato ad abbandonare i comandamenti, la Torah, il Shabat e le solennità del Signore – e molti di loro hanno anche usurpato la decima che Elohim ha ordinato per i Leviti. Perché il culto che Yarov’am aveva istituito in Israele era anche di YHVH, solo che non come Egli l’aveva comandato, ma sostituì l’Arca del Patto per i vitelli, che di per sé non svolgevano la funzione di idoli, ma erano immagini simili ai cherubini dell’Arca. Così Yehu ha fatto qualcosa di simile alla Riforma Protestante, eliminò l’idolatria e continuò rendendo culto solo al Signore, ma nel modo che era stato istituito nel Regno di Israele, e non come Elohim aveva indicato. Naturalmente, c’erano anche ragioni politiche, perché il Tempio era a Gerusalemme, nel Regno di Yehuda, che a quel tempo era anche governato da Athalia, dell’odiata dinastia di Omri che Yehu aveva appena annichilito. E dell’usurpazione d’Athalia il primo responsabile è Yehoshafat –sempre considerato uno dei migliori re di Yehuda–, perché ha fatto alleanza matrimoniale con la casa d’Achav e, quindi, ha introdotto la discendenza di Jezebel nella stirpe di David. Yehu fu anche meglio di Salomone perché non acconsentì ad erigere altari agli idoli. Nonostante questo, ci sono due Profeti che pronunciano sentenze apparentemente opposte in relazione ai fatti di Yehu: Elia ed Osea.

Elia – ed Eliseo per mandato d’Elia:

1Re 19:15 L’Eterno gli disse: “Va’, rifà la strada del deserto, fino a Damasco; e quando vi sarai giunto, ungerai Azael come re di Siria; 16 ungerai pure Jehu, figlio di Nimsci, come re d’Israele, e ungerai Eliseo, figlio di Safat da Abel-Meola, come profeta, al tuo posto. 17 Chi scamperà dalla spada di Azael, sarà ucciso da Jehu; e chi scamperà dalla spada di Jehu, sarà ucciso da Eliseo.
2Re 9:1 Allora il profeta Eliseo chiamò uno dei discepoli dei profeti, e gli disse: “Cingiti i fianchi, prendi con te questo vasetto d’olio, e va’ a Ramot di Galaad. 2 Quando vi sarai arrivato, cerca di vedere Jehu, figlio di Jeosafat, figlio di Nimsi; entra, fallo alzare in mezzo ai suoi fratelli, e conducilo in una camera appartata. 3 Poi prendi il vasetto d’olio, versaglielo sul capo e digli: «Così dice l’Eterno: Io ti ungo re d’Israele». Poi apri la porta e fuggi senza indugiare”.

2Re 9:36 E tornarono a riferir la cosa a Jehu, il quale disse: “Questa è la parola dell’Eterno pronunziata per mezzo del suo servo Elia il Tisbita, quando disse: «I cani divoreranno la carne di Izebel nel campo d’Izreel»;
10:10 Riconoscete dunque che non cade a terra neppure una delle parole che l’Eterno pronunziò contro la casa di Acab; l’Eterno ha fatto quello che predisse per mezzo del suo servo Elia”. 16 “Vieni con me, e vedrai il mio zelo per l’Eterno!” Così lo portò via nel suo carro. 17 Giunto a Samaria, Jehu colpì tutti quelli che rimanevano della casa di Acab a Samaria, finché l’ebbe distrutta, secondo la parola che l’Eterno aveva detta per mezzo di Elia.
28 Così Jehu estirpò Baal da Israele; 30 E l’Eterno disse a Jehu: “Perché tu hai eseguito puntualmente ciò che è giusto ai miei occhi, e hai fatto alla casa di Acab tutto quello che desideravo, i tuoi figli sederanno sul trono d’Israele fino alla quarta generazione”.

Osea:

Oseas 1:4 L’Eterno gli disse: “Chiamalo Izreel, perché tra poco io punirò la casa di Jehu per il sangue versato a Izreel e porrò fine al regno della casa d’Israele. 5 Quel giorno avverrà che io spezzerò l’arco d’Israele nella valle di Izreel”.

Nel primo racconto si legge che lo stesso Elohim ha ordinato lo sterminio di tutta la casa di Achav, da parte del Profeta Elia, attraverso Yehu, e dopo aver compiuto Yehu perfettamente questo mandato, il Signore dice: «Perché tu hai eseguito puntualmente ciò che è giusto ai miei occhi, e hai fatto alla casa di Acab tutto quello che desideravo, i tuoi figli sederanno sul trono d’Israele fino alla quarta generazione».
Nel secondo racconto, invece, Elohim richiama alla casa di Yehu “il sangue versato a Izreel”. Abbiamo letto nel articolo precedente che il massacro di Izreel è quello che Yehu eseguì contro la casa di Achav, secondo quello che Elohim aveva comandato. Allora, perché citare ora in giudizio la discendenza di Yehu per qualcosa che Yehu ha compiuto per mandato di Elohim?
Osea annunciò la fine del regno “della casa d’Israele”, non solo della casa di Yehu. Prima che questo accadesse, Elohim adempì la Sua parola data a Yehu, e quattro generazioni di re discendenti Yehu regnarono su Israele. È necessario comprendere il contesto profetico in cui Osea pronuncia questa sentenza, ed è l’occultamento della casa d’Israele, a tempo indeterminato, come rimane fino ad oggi, separata dalla casa di Yehuda. Quindi, il giudizio sul sangue versato a Izreèl non ha a che fare con la distruzione della dinastia di Acab, che fu incaricato a Yehu di eseguire nel Regno di Israele, e che egli compì magnificamente. Ma Yehu fu eccessivo nel suo zelo per adempiere a tale mandato, e uccise anche Achaziah, che era re di Yehuda. Nella visione profetica di Osea in cui Yehuda “ottiene compassione” (1:7), la casa di Yehuda richiama il sangue del suo re versato da Yehu in Izreel, e ritiene che il mandato di sterminare la stirpe di Achav era limitata solo al Regno di Israele. La morte di Achaziah, che era della casa di Achav per linea materna, diede occasione ad Athalia di usurpare il trono di Yehuda ed interrompere il regno della casa di David per sei anni. Forse dal nostro punto di vista Yehu avrebbe fatto bene ad andare anche a Gerusalemme e uccidere Athalia come aveva fatto a Jezebel, ma non era parte del suo incarico.
In conclusione, non c’è conflitto profetico: Elia ed Eliseo pronunciano il giudizio sulla casa di Achav in Israele, Yehu è l’eletto per compiere questo giudizio. Osea annuncia che si reclamerà l’aver ecceduto nell’adempimento di questa esecuzione versando il sangue della casa reale di Yehuda.



Quando è partito Avraham da Haran?

Sulla base dei dati forniti dal Libro di Genesi in riferimento all’età di Avraham e di suo padre Terah, emerge un’apparente contraddizione che viene osservata dagli esegeti sia giudei che cristiani –anche se per ragioni diverse–.

Genesi 11:26 Terah visse settant’anni e generò Abram, e Nachôr, e Haran. 32 Il tempo che Terah visse fu duecentocinque anni; poi Terah morì in Charan.
12:4 Abram partì, come il Signore gli aveva detto, e Lot andò con lui. Abram aveva settantacinque anni quando partì da Charan. 5 Abram prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che possedevano e le persone che avevano acquistate in Charan, e partirono verso il paese di Canaan.

Come si evince dal testo, Avram sarebbe nato quando Terah aveva settant’anni – assumendo che Avram fosse il maggiore dei tre figli menzionati, poiché questo passaggio è simile alla Genesi 5:32 “Noè, all’età di cinquecento anni, generò Shem, Châm, e Japhet”, in cui i tre figli di Noè sono nominati e apparentemente non per ordine di nascita ma per importanza –quindi Avram sarebbe potuto nascere qualche anno dopo se Haran o Nahor fossero più vecchi di lui– e lasciò Haran per Canaan all’età di settantacinque anni, cioè quando suo padre avrebbe avuto centoquarantacinque anni d’età. Il fatto che la morte di Terah sia menzionata nel testo prima della partenza di Avram non genera conflitti, poiché non è necessario considerare che il racconto si riferisca ad una successione cronologica di entrambi gli eventi, ma semplicemente dà per concluso il breve riassunto sulla vita di Terah per proseguire con quella di Avraham. Tuttavia, in un passaggio che abbiamo già visto altrove contenenti altri errori (Vedi: Note), il testo afferma quanto segue:

Atti 7:4 Allora egli lasciò il paese dei Caldei, e andò ad abitare in Charan; e di là, dopo che suo padre morì, Iddio lo portò in questo paese, che ora voi abitate.

Qui Stefano afferma che Avram rimase a Charan fino alla morte di suo padre, ma in Genesi 11:32 dice che Terah visse duecentosettantacinque anni, il che presenta un problema matematico: se Avram fosse nato quando Terah aveva settant’anni, e solo dopo la morte di suo padre partì per Canaan, allora avrebbe centotrentacinque anni e non settantacinque. Per gli esegeti giudei, che non sono interessati a difendere l’esposizione di Stefano, il conflitto è morale: Avram non avrebbe fatto bene a lasciare suo padre prima che egli morisse, quindi sarebbe logico che fosse rimasto con lui mentre Terah era in vita. Diverse interpretazioni sono state proposte per risolvere questo dilemma, ad esempio, che Avram fosse stato il figlio più giovane e che fosse nato quando Terah aveva centotrent’anni, ma di essere stato così, non ci sarebbe stato motivo perché Avram si considerasse troppo vecchio per avere un figlio all’età di cento anni. Non sarebbe neanche molto ragionevole che ci fossero sessanta anni di differenza con rispetto al suo presunto fratello maggiore.

Apparentemente, Avram in effetti attese la morte di suo padre prima di partire da Charan verso Canaan – per questo motivo egli rimase in quel paese anche dopo aver ricevuto l’ordine di lasciare la sua terra ed i suoi parenti, e l’errore si trova nel testo masoretico che ci ha raggiunto fino ad oggi, mentre altri testi ebraici sarebbero corretti, tra cui la Torah Shomronit (Pentateuco Samaritano) e le fonti alle quali gli scribi di Qumran avevano accesso. Filone di Alessandria afferma entrambi successi: che Avraham aveva 75 anni quando lasciò Charan, e che lo fece dopo la morte di suo padre. Nella Torah Shomronit, Genesi 11:32 dice: “E i giorni di Thare furono centoquarantacinque anni; e morì Thare in Charan”. In questo modo, l’affermazione di Stefano sarebbe stata corretta ed anche il conflitto morale sollevato dai rabbini si sarebbe risolto.



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